Il mese di Novembre si apre con due importanti celebrazioni all’insegna della riflessione e del ricordo: la festa di Ognissanti, il 1 Novembre ed il Giorno dei morti, il giorno successivo, 2 Novembre.
Nella tradizione, il lasso di tempo che ruota intorno a Ognissanti ed il Giorno dei morti è il momento in cui il velo tra il cielo e la terra si fa più sottile. Infatti, si dice che la notte tra il 1 e il 2 Novembre l’anima dei cari defunti sia in grado di oltrepassare quel velo per venire a farci visita come se, in fondo, chi ci ha lasciato si potesse avvertire molto più vicino di quanto si possa pensare.
Le ricorrenze nella storia
La festa di Ognissanti
Il giorno di Ognissanti celebra la gloria e l’onore di tutti i Santi (canonizzati e non) ed è considerato l’onomastico delle persone il cui nome non compare nel calendario cristiano.
Le origini della festa di Ognissanti risalgono al IV secolo, con l’avvento delle celebrazioni in memoria dei martiri. Le prime tracce di una celebrazione generale sono attestate ad Antiochia, in Turchia, e fanno riferimento alla Domenica successiva alla Pentecoste. È solo dal VII secolo che, a seguito delle richieste provenienti dal mondo monastico irlandese, Papa Gregorio II stabilì la data del 1 Novembre per far coincidere la festività con l’antica festa celtica del nuovo anno, il Samhain.
Resa successivamente obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente nella speranza di sradicare il culto pagano, è sopravvissuta nella cultura dei popoli fino ai giorni nostri, tanto da essere inserita dalla Costituzione Italiana nei giorni considerati “festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici”.
Il Giorno dei morti
Il Giorno dei morti è la festività istituita dalla Chiesa cattolica per la commemorazione dei defunti. Anche questa ricorrenza possiede origini arcaiche, in quanto già molte antiche civiltà celebravano la festa degli antenati o dei defunti nel periodo che cadeva tra la fine di ottobre ed i primi giorni di novembre.
La data del 2 Novembre non è casuale: si riferisce al periodo del grande Diluvio in cui Noè costruì l’arca che, secondo il racconto di Mosè, cadde nel “diciassettesimo giorno del secondo mese”, ovvero Novembre.
La Festa dei Morti nacque dunque per ricordare le persone che Dio stesso aveva annientato, al fine di evitare che possano riverificarsi eventi simili.
Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo. (Isabel Allende)