Come vengono incise le lapidi

Nelle ultime settimane, si è molto parlato di lapidi e incisioni. Il motivo? Poco prima della sepoltura di Papa Francesco, nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore, un dettaglio è saltato all’occhio dei fedeli. Sulla tomba del pontefice, vi è una spaziatura eccessiva tra tra la “R”, la “A” e la “N” di FRANCISCVS. Ma come vengono incise le lapidi?

La scelta del materiale

Tutto comincia con la scelta del materiale. Le pietre più comuni per le lapidi sono il marmo e il granito, selezionate per la loro resistenza e bellezza. Una volta scelto il tipo di pietra, si procede con la progettazione dell’incisione: nomi, date, frasi commemorative e, talvolta, simboli religiosi o decorativi. Oggi, per simulare il risultato finale e offrire ai familiari una visione d’insieme prima della realizzazione, molte imprese utilizzano software grafici.

Le tecniche d’incisione

Le tecniche di incisione sono due: manuale e meccanica. L’incisione manuale, ormai rara, viene eseguita da artigiani specializzati con scalpelli e martello: è un lavoro preciso, lento e altamente personalizzato. Più comune è invece l’incisione con sabbiatura, laser o pantografi meccanici. Il pantografo, in particolare, è una tecnica molto usata: il braccio guida segue il modello, mentre un utensile incide lo stesso tracciato sul materiale. In caso di scritte dorate o colorate, dopo l’incisione si passa alla verniciatura o alla doratura, applicata a mano all’interno dei caratteri scavati.

Ogni incisione è unica, perché porta con sé l’identità e la memoria di una persona: dietro a quella scritta sulla pietra c’è attenzione, cura e rispetto. Per questo è importante affidarsi a professionisti del settore, capaci di unire competenza artigianale e sensibilità umana. Presso le nostre imprese, abbiamo un team di professionisti, pronti a soddisfare le vostre richieste, e a omaggiare al meglio la memoria dei vostri cari.

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