Nel mondo, ci sono tante leggende e tanti misteri che ruotano attorno le tombe di personaggi più o meno famosi. Ci sono le tombe maledette, quelle mai trovate. Ci sono le tombe profanate, quelle che la gente visita e quelle che la gente ignora. Ci sono tombe nei cimiteri, nelle chiese, in verdissimi campi o laddove proprio non te lo aspetti. E poi, ci sono le tombe che non sono mai state aperte. O, meglio, che nascondono accessi segreti che mai nessuno è riuscito ad aprire, e in molti casi neanche a trovare.
Nella Cina centrale, ad esempio, sulla cima di una collina sorge un mausoleo che custodisce i resti di Qin Shi Huang, primo imperatore cinese deceduto nel 210 a.C. e reso famoso dal suo enigmatico esercito di terracotta, scoperto per caso da un contadino del Paese. Protetta dalla collina, la tomba del celebre imperatore rimane tuttora inviolata, sebbene oggi si disponga di tutti gli strumenti per poterla aprire. Il Governo Cinese non ha mai concesso il permesso di scavo, ed ecco che Qin Shi Huang riposa lì, intoccato, tenendo per sé irrisolti misteri.
Ugualmente misteriosa è la porta sita nel tempio d’oro di Sree Padmanabhaswamy (nel Kerala indiano), protetta da due cobra e mai aperta. Si dice che contenga un tesoro, e che solamente un uomo buono che conosca il canto “Garuda Mantra” possa spalancarla. Secondo la leggenda, la porta non sarebbe infatti chiusa da bulloni o serrature, ma tenuta sigillata dalle onde sonore di quel canto che col tempo è andato perduto, e che ad oggi nessun uomo sulla Terra conosce. Ad alimentare il mistero, qualche mese fa è stata l’apertura su ordine della Kerala High Court dei sotterranei del tempio, alla presenza delle autorità e di giornalisti e storici: nessuno, in quell’occasione, ha fatto menzione della porta protetta dai due cobra e sita nella cripta b. Il mistero continua, dunque.
Infine, dall’altra parte del mondo, c’è il mistero della Piramide della Luna di Teotihuacan, a 40 chilometri da Città del Messico. Tempo fa, un team di specialisti dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), insieme ai ricercatori dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, ha individuato – a 10 metri di profondità – tunnel sotterranei nascosti dalla piramide. Secondo gli studiosi, si tratterebbe di una riproduzione del mondo degli inferi, di un luogo sacro probabilmente utilizzato per riti e cerimonie. Solo supposizioni, per oggi. Che vanno ad alimentare un affascinante mistero.