I cimiteri nei quali riposano grandi scrittori, poeti e artisti suscitano un certo fascino, difficile da descrivere. Spesso rappresentano mete di veri e propri pellegrinaggi religiosi e non: quasi come se stare vicino al proprio artista preferito, possa instaurare una sorta di rapporto amichevole che oltrepassa addirittura la morte.
Per non parlare di quelli in cui sono custodite le spoglie dei 5 scrittori italiani più famosi di sempre: Dante Alighieri, Luigi Pirandello, Francesco Petrarca, Gabriele D’Annunzio ed Alessandro Manzoni.
1. TOMBA DI DANTE ALIGHIERI, RAVENNA
L’autore della più grande opera scritta in italiano, nonché uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, la “Divina Commedia”, morì a Ravenna il 14 settembre 1321. Proprio in questa città, nella cosiddetta “Zona del Silenzio”, si trova il monumento funebre in suo onore in cui sono contenute le sue spoglie. Si tratta di un sepolcro in stile neoclassico eretto presso la basilica di San Francesco, nel cuore di Ravenna, città nella quale il poeta trascorse gli ultimi anni della sua vita.
2. TOMBA DI LUIGI PIRANDELLO, AGRIGENTO
Lo scrittore e Premio Nobel per la Letteratura siciliano morì nella capitale il 10 dicembre 1936. Venne poi cremato e sepolto nel 1962 nella sua città natale, Agrigento, non appena fu pronta la tomba a lui dedicata: un cippo di pietra che mostra delle iscrizioni, immersa nella pace del suo angolo di giardino preferito.
3. TOMBA DI FRANCESCO PETRARCA, PADOVA
L’autore del capolavoro italiano “Il Canzoniere” morì il 18 luglio 1374 ad Arquà, in provincia di Padova, successivamente ribattezzato Arquà Petrarca in suo onore. Qui è possibile ammirare non solo la casa dello scrittore, ma anche la sua tomba: un’arca in marmo rosso di Verona costruita dal genero Francescuolo da Borsano che ricalca l’esempio degli antichi sarcofagi romani.
4. TOMBA DI GABRIELE D’ANNUNZIO, BRESCIA
Il mausoleo dedicato al grande scrittore Gabriele D’Annunzio si trova a Gardone Riviera, in provincia di Brescia, località in cui egli si ritirò nel 1921 in una villa poi ribattezzata “Il Vittoriale degli italiani”. Alla sua morte, avvenuta il primo marzo 1938, Maroni realizzò un monumento funebre sulla sommità del Vittoriale. Il monumento è ispirato ai tumuli funerari di tradizione etrusco-romana ed è costituito da tre gironi in marmo botticino a rappresentare le vittorie degli Umili, degli Artieri e degli Eroi.
5. TOMBA DI ALESSANDRO MANZONI, MILANO
Il padre del romanzo più famoso di tutti i tempi “I promessi sposi”, ebbe una lunga vita: morì il 22 maggio 1873 a 88 anni. Fu sepolto nel Cimitero Monumentale di Milano. Successivamente, a dieci anni dalla morte, fu traslato nel centro del Famedio, la costruzione destinata alla sepoltura o alla memoria di personaggi illustri. Il suo sarcofago, posto in origine lungo la parete di fondo, venne innalzato nel 1958 sopra di un basamento con rilievi in bronzo di Giannino Castiglioni.